SCENA SEDICESIMA
Camera in casa di Donn'Anna
Don Ottavio e Donn'Anna
DON OTTAVIO
Calmatevi, idol mio! Di quel ribaldo
vedrem puniti in breve i gravi eccessi,
vendicati sarem.
DONNA ANNA
Ma il padre, o Dio!
DON OTTAVIO
Convien chinare il ciglio
al volere del ciel. Respira, o cara!
Di tua perdita amara
fia doman, se vuoi, dolce compenso
questo cor, questa mano,
che il mio tenero amor...
DONNA ANNA
O dei, che dite
in sì tristi momenti?
DON OTTAVIO
E che? Vorresti
con indugi novelli accrescer le mie pene?
Ah! Crudele!
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