SCENA SEDICESIMA Giardino con due porte chiuse s chiave per di fuori. Due nicchie. Zerlina, Masetto e Contadini.
ZERLINA Masetto... senti un po'... Masetto, dico.
MASETTO Non mi toccar.
ZERLINA Perchè?
MASETTO Perchè mi chiedi? Perfida! Il tocco sopportar dovrei d'una mano infedele?
ZERLINA Ah no! taci, crudele, Io non merto da te tal trattamento.
MASETTO Come! Ed hai l'ardimento di scusarti? Star solo con un uom! abbandonarmi il dì delle mie nozze! Porre in fronte a un villano d'onore questa marca d'infamia! Ah, se non fosse, se non fosse lo scandalo, vorrei...
ZERLINA Ma se colpa io non ho, ma se da lui ingannata rimasi; e poi, che temi? Tranquillati, mia vita; non mi toccò la punta della dita. Non me lo credi? Ingrato! Vien qui, sfogati, ammazzami, fa tutto di me quel che ti piace, ma poi, Masetto mio, ma poi fa pace.